Nel 1862, nella città di Londra, in un’epoca antica, una donna e vedova esperta di voli in
mongolfiera ,Amelia, e uno scienziato esperto di meteorologia, James, insieme partono
per un viaggio avventuroso con la mongolfiera.
Partiti per la spedizione, i due all’inizio incontrano un’improvvisa tempesta dove entrambi
rischiano di morire.
Salendo sempre di più il freddo si stava facendo sentire e la mongolfiera si stava
congelando, allora Amelia si arrampica sulla mongolfiera fin sopra per scongelare la valvola
e rilasciare gas, ma quando il gas esce dalla valvola lei sviene e pian piano scivola giù ma si
aggrappa ad una corda. James, mentre Amelia era sopra, era svenuto a causa del freddo
(si tratta di una patologia detta «Ipossia» che significa mancanza di ossigeno
nell’organismo).
James, ancora prima della partenza di questo viaggio, partecipa ad un incontro con dei
scienziati inglesi molto importanti ai quali propone alcune idee riguardanti il cambiamento
nello studio del clima che genererà questa spedizione, subito dopo gli scienziati lo
prendevano in giro e non gli credevano a quello che ha detto e se ne andavano.
Questo film mi è piaciuto molto perché i protagonisti, nonostante gli ostacoli incontrati e
le difficoltà travolgenti avvenute durante il viaggio sono riusciti a conoscere il cielo ad 11
m di altezza dalla terra vivendo un’esperienza unica.
Mi è piaciuto anche perché entrambi grazie alla loro amicizia nata durante l’intero viaggio
sono riusciti a soppravvivere e a superare le difficoltà incontrate.
Nicole De Zanetti
Amelia
“Sono convinta che ci
siano risposte nel cielo.
Lassù ho trovato la più
grande felicità” dice
Amelia Wren, la pilota di
mongolfiere che
accompagna il
meteorologo James
Glaisher in un volo senza
precedenti fino alla
stratosfera. Affrontando
tempeste, carenza di
ossigeno,
malfunzionamenti del
pallone. E anche il biasimo
sociale.
James
James è uno scienziato
meteorologico che ha superato
molte sfide per poi farcela insieme
all'aiuto di Amelia.
Chantal Agostini
